Il Coach della Pubblica Amministrazione
Prima di scegliermi immagino tu voglia conoscermi meglio
Ho cominciato come giornalista e intanto mi sono laureato in Giurisprudenza a Torino.
Ho lavorato nella Pubblica Amministrazione (comparto funzioni locali) dal 2004 al gennaio 2020: dapprima all’Ufficio Avvocatura, poi all’Ufficio Gestione partecipazioni societarie, e infine come Direttore dell’Area Comunicazione e Risorse Umane.
Nel frattempo ho avviato una formazione parallela in tutto ciò che attiene alla crescita personale. Il primo corso di memoria, lettura rapida e mappe mentali lo frequentai nel 1992; avevo quattordici anni. Da allora ho alimentato costantemente curiosità e passione per le relazioni interpersonali e la comunicazione efficace, fino a nutrire interesse per i modelli organizzativi e le dinamiche di gruppo negli ambienti di lavoro.
E così nel 2020 ho scelto di esercitare a tempo pieno l’attività di formatore, iniziata nel 2015.
I master
Tra i percorsi di formazione che ho frequentato negli ultimi anni voglio citartene quattro, cioè i più significativi:
1. Leadership Principles, della Harvard Business School e frequentato online.
2. Leadership and Empowerment, organizzato dalla 24ORE Business School di Milano.
3. Lean Organization e Toyota Way nel pubblico impiego, organizzato dalla School of Management di Torino.
4. PNL e Coaching, frequentato nell’arco di quindici anni a partire dal 2004, tra Reggio Emilia, Milano e Torino presso la scuola Ekis di Livio Sgarbi.
La visione che mi guida e che mi pone al tuo fianco
C’è ancora una cosa che voglio farti sapere di me in questa prima fase di conoscenza: si tratta dei valori che mi ispirano ogni giorno, in modo che tu possa vedere se ti ritrovi.
I cosiddetti “perché”, infatti, sono alla base di un qualsiasi stare insieme, compresa la nostra futura collaborazione e consulenza, se lo desideri.
VISION
Dipendenti pubblici orientati alle soluzioni, concreti, al passo con i tempi, risorsa per l’Italia che cresce e esprime autorevolezza nel mondo.
MISSION
VALORI
1. Soluzioni
«Cosa possiamo fare per uscirne?». L’orientamento alle soluzioni estingue il conflitto, compatta il gruppo e accresce il valore dei singoli nell’organizzazione e il valore dell’organizzazione nel tessuto sociale.
2. Risultato
«Cosa vogliamo ottenere? Per chi vogliamo essere una risorsa? Qual è l’obiettivo di ordine superiore per cui facciamo ciò che facciamo?».
3. Curiosità
Da: «Pensiamo si possa fare, ma costa fatica…».
A: «Costa fatica, ma pensiamo si possa fare!».
4. Semplicità
5. Vulnerabilità
«Come possiamo accrescere la fiducia tra le persone?». La vulnerabilità è il presupposto per dare vita ad ambienti affiatati e collaborativi, che crescono e si sviluppano, dove il “gioco della colpa” cede il passo alla cultura dell’apprendimento.
6. Valorizzazione
«Come possiamo collocare la persona giusta al posto giusto? Come possiamo coinvolgere i dipendenti per estrarre il meglio da loro?».