Amici, questa ve la devo proprio raccontare. Si tratta di un minuscolo episodio di vita, da cui emerge con forza come funzioniamo: almeno per quanto riguarda le trappole della comunicazione tra individui.
Dunque, oggi alle 14.15, appena uscito di casa per la passeggiata quotidiana che faccio 365 giorni all’anno, incontro per strada un maestro elementare che conosco da una vita, ma che ultimamente avevo perso di vista. Io al di qua della strada, lui al di là, seguito dalla sua allegra brigata di marmocchi, di rientro dall’intervallo. Siamo entrambi senza mascherina, quindi ci basta un colpo d’occhio per riconoscerci e salutarci agitando una mano. Poi lui, urlando per vincere il rumore del traffico, chiede: «Sei sfaccendato?».
